La carta a colori, in scala di 300 passi di palmi 7 ciascuno, è stata realizzata nel 1722. Sono raffigurati, oltre al Territorio che pretende l’Università (=Comune) di Eboli, i terreni della Badia della S.ma Trinità di Cava de’ tirreni e del Monastero di S. Maria di Vietri, alcuni situati all’interno della proprietà Doria «Ortogrande e Tufariello» (alle spalle delle acque stagnanti denominate «Fosso di Mare morto»), altri tra il «fiume di Battipaglia» (oggi Tusciano) e altre proprietà Doria – «Fasanara e Torre delle Grotte», con due torri («Torre delle Grotte» e «Torre di Guardia di Tosciano»), una casa («Palazzuolo»), campetti recintati e casupole (probabili basi di ritrovo e ristoro per uomini e animali); «Fasanara», con una tipica “casa-torre”, e «Spineta» – destinate all’agricoltura estensiva. Appaiono evidenti, ancora, il già citato «Bosco di Brazzato», le indicazioni «Aversana» e «Fosso del Battaglio» e il diretto collegamento tra il Lago Grande (privo di toponimo) – molto eroso sul lato sinistro e attraversato da un omino su una barchetta – e il mare, dalle cui acque, contrassegnate dalla scritta «Golfo di Salerno» e solcate da una graziosa barca a vela con sette passeggeri, emerge una fantasiosa creatura acquatica.